Fridays for Future Italia si riunisce ad un anno di distanza dal primo Sciopero Globale per il Clima

11 febbraio 2020

Fridays for Future Italia si riunisce ad un anno di distanza dal primo Sciopero Globale per il Clima

Era il 15 marzo 2019 quando, per la prima volta, milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo scendevano in piazza per chiedere quelle politiche di immediato contrasto alla crisi climatica che gli scienziati descrivono inascoltati da decenni. Ad un anno esatto di distanza – nel weekend 14-15 marzo 2020 – i giovani attivisti del movimento Fridays For Future si incontreranno in una grande assemblea nazionale per decidere i prossimi passi e lanciare il global strike di venerdì 24 aprile

Non è il primo incontro di questo genere per i tanti gruppi italiani nati sulle orme di Greta Thunberg, e tuttavia si prospetta come diverso da tutti gli altri. Non si svolgerà infatti in una grande metropoli, ma a Sassari, in Sardegna. Una scelta profondamente simbolica, perché nell’isola si sta decidendo il futuro della politica energetica nazionale, con un enorme piano di metanizzazione della regione che – se approvato – ritarderebbe di decenni la transizione energetica di cui abbiamo bisogno ora, nel giro di pochi anni, per salvaguardare il nostro futuro. È una battaglia enorme e inspiegabilmente poco conosciuta: per questo sarà Fridays For Future Italia a farsene carico e a renderla una questione centrale nel dibattito pubblico nazionale.

L’assemblea sarà anche l’occasione per accendere i riflettori sui temi del clima e, in particolare, sul budget di CO2 rimanente ed in rapido esaurimento: abbiamo meno di 8 anni per agire e rimanere entro i fatidici 1.5 gradi. Parleremo di greenwashing, di giustizia climatica, delle azioni necessarie per salvaguardare il futuro della nostra generazione. 

Inoltre, quello del 14-15 marzo si prospetta come un grande evento mediatico, che vedrà la partecipazione di attivisti da tutta Europa e che coinvolgerà alcuni tra i più noti personaggi italiani e mondiali che da anni si occupano dei temi della crisi climatica. Non solo: sarà l’occasione per i ragazzi di rispondere all’invito del Ministro dell’Ambiente Costa, che solo pochi giorni fa ha invitato il movimento a prendere parte ai lavori della Cop26, di cui il governo italiano è co-organizzatore assieme al Regno Unito.

L’assemblea si svolgerà in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari e con l’aiuto di tutta la cittadinanza, che da settimane si sta mobilitando per aiutare i ragazzi. L’evento, inoltre, aprirà il mese di mobilitazione che porterà al 5° Sciopero Globale per il Clima del 24 aprile, e farà da prova generale per Towards, l’incontro globale degli strikers previsto per l’estate a Torino e che vedrà la partecipazione della stessa Greta Thunberg.

“A settembre abbiamo portato oltre un milione di ragazzi in piazza solo nel nostro paese, e giusto qualche giorno fa siamo stati ricevuti alla Camera dei Deputati” dicono i ragazzi “ma ancora alle promesse dei politici non sono seguiti i fatti, e la scelta di portare il gas fossile in Sardegna è sintomatica della totale mancanza di coscienza della nostra classe dirigente”.

“Ma un anno fa nessuno si aspettava che i giovani sentissero così forte il richiamo alla difesa del loro futuro, contro tutte le aspettative siamo sempre di più, in sempre più città, macinando record su record nelle piazze, da ultimo quello del 27 settembre” continuano gli attivisti “Quest’assemblea sarà l’inizio della nuova strategia comunicativa del movimento, con la stessa determinazione di prima. Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia oppure no”.

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